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Giovedì 3 maggio alle ore 21.00, O'artoteca presenta il documentario di Antonio Rovaldi ‘L'Histoire du Laye '
Realizzato nell'estate 2006 in occasione del primo sopralluogo nel villaggio di Popenguine in Senegal, è una produzione indipendente che nasce dall'ambizioso progetto di Oona Ibar per la fondazione di una ONG locale in Senegal per costruire e creare una scuola di arte terapia.
L'obiettivo è far sì che gli artisti locali si autogestiscano e autofinanzino autonomamente attraverso la danza e la musica nei canali del turismo, ma anche attraverso workshop che favoriscano una realtà sociale alternativa ai ragazzi di strada, agli orfani ed ai rifugiati preovenienti da Daker ed altre città.
Per la serata di presentazione da O'artoteca s arà disponibile un'edizione d'artista numerata e firmata da Rovaldi che venduta, costituirà il primo fondo destinato al completamento della Scuola di Popenguine.
Da un progetto di Oona Ibar, Un’idea di Antonio Rovaldi
In collaborazione con la scuola di danza Cap Denaz di Popenguine (Dakar-Senegal)
Montaggio e fotografia: Antonio Rovaldi
Sound Design: Piernicola Di Muro
Post production: Kyo film studio
Una produzione: Lord Brummel, Kyo film studio, 2007.
Nel piccolo villaggio senegalese di nome Popenguine, sull’oceano atlantico, un direttore di una piccola scuola di danza in costruzione ed i suoi allievi, ogni giorno prima del tramonto, recuperano e praticano danze e musiche tradizionali del loro paese dentro una piccola scuola a forma di stella che attende un tetto per essere finita. Un villaggio, la sua gente, una piccola casa dove ogni giorno tutti i ballerini e musicisti si recano per mangiare e passere il tempo. La storia di un gruppo e di un piccolo villaggio sul mare che ha ritrovato la musica dopo anni di silenzio.
In the little Senegalese village whose name is Popenguine on the Atlantic Ocean, a director of a small dance school under construction and his students, every day before the sunset, recover and practice traditional dances and musics from their country within a small star shape school attending a roof for being completed.
A village, its people, a little house where everyday all the dancers and musicians goes in order to eat and to pass the time. The history of a group and a small hamlet on the sea that has found music again, after years of Hush.
“Il tempo sarebbe passato, i vecchi imperi sarebbero crollati e altri, nuovi imperi li avrebbero soppiantatiI. Bisognò che i rapporti di classe cambiassero perchè scoprissi che non è la qualità dei beni o la loro utilità che conta, ma il movimento: non dove uno è o quello che ha, ma da dove viene, dove va e a quale velocità ci sta andando”
“Time would pass, old empires would fall and new onestake their place. The relations of classes had to change before i discovered that it’s not quality of goods and utility that matters, but movement, not where you are or what you have, but where you came from, where you are going and the rate at wich you are getting there”. C.L.R James
Grazie a LAB laboratorioartibovisa/Angelo Colombo, Milano
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